ALLE VOLTE



Ma potrei dire spesso,
sono lontano da me stesso,
alle volte mi guardo il viso
e non mi riconosco affatto
alle volte il timbro della voce
è alterato e scontroso inutilmente
sono alla ricerca del mio io
e mi perdo nella foresta di cose
inutili che assillano la mia mente
tendo a voler fare troppe cose
son troppo curioso e interessato
dal mondo che mi circonda
quel mondo che avrei potuto
perdere definitivamente tanti anni fa
invece son vivo e m’aggrappo alla vita…

CHE MONDO È QUESTO?


Ma che mondo è questo?
Dove s’incendiano le Chiese
nel silenzio assoluto della società
nel silenzio del santo padre
che dovrebbe esserne la testa
in quale incubo son piombato
dalla Francia al Canada è un rogo
continuo di templi cristiani
io non sono molto praticante
e forse son colpevole anch’io
ma il silenzio m’atterrisce
demolisce le mie certezze
che mondo è questo?
Dove mancano le carezze
all’anima profonda che alberga
nel mio cuore e nell’anima?


IL PREZZO DELLA VITA


Per scrivere dei versi
è necessaria concentrazione
cosa di cui manco parecchio
il mio cervello è dissestato
sopravvive grazie una protesi
son consapevole della mia lacuna
così come son consapevole
d’esser un uomo fortunato
d’esser scampato alla morte
ma la mia vita è faticosa
danzo ogni dì sul filo di lana
con madama con la falce in pugno
è il prezzo che devo pagare!

L’EDUCAZIONE MUSICALE

C’è un vuoto in me
una carenza espressiva
non ho educazione musicale
per permettermi a trasformare
in canzone o componimento
la mia emozione e vibrazione
del mio alto spirito creativo
non mi è stata data la giusta
educazione alle sette note
e le tre chiavi musicali
mi pare d’esser menomato
come fossi un sordomuto
da quando io sono nato
il destino non si cambia
accettare quel che la vita
m’ha offerto è pura saggezza…

A FOLLONICA



Quando giunsi a Follonica
ero un po’ spaesato e confuso
non conoscevo nessun altro
che mia moglie appena sposata
così trascorse un anno felice
ma la tragedia era alle porte
che sconvolse la nostra vita
mi costrinse ad una rinascita
ricominciare tutto da zero
fisioterapia e fisica e cognitiva.
Poi giunse l’Onda un miracolo
inatteso ed inaspettato per me
socievole ed aperto affamato d’amicizia
mi permise di far conoscenza approfondita
con persone eccezionali veri amici
Dario, Marco, Simona ed altri ancora
sono stati il filo conduttore umano
della mia integrazione nella città
Follonica spero tu sia amica mia…

FORSE MI PERDO NEL NULLA



Forse mi perdo nel nulla
nulla di parole inutili e vuote
nulla di pensieri confusi e turbati
forse ho perso di vista la strada
che m’innalza nella vera poesia
ho sempre avuto bisogno di pietre miliari
che come punti di riferimento
innalzano il mio fermento creativo
una nota musicale o immagine lucente
che illumina e porta in vita il presente
forse mi manca il trauma creativo
che ti costringe a scavare dentro
e trovare i concetti e le parole appropriate
spesso si crea dal dolore o l’incredulità
dovrei esserne felice ma non lo sono!

LA PRESSIONE



Vivo costantemente il allerta
mai un istante di serenità
che la mia vita è pesante
l’unica leggerezza è la poesia
mia compagna da decenni
mio appiglio nei momenti bui
ancora di salvezza sostegno naturale
alle intemperie emotive e fisiche
che il mio fisico è provato
nulla è dato per scontato
ringrazio le anime pie e generose
che vengono al mio soccorso
e son grazie a Dio tante…

LA SPADA DI DAMOCLE

Incombe sui miei giorni
sui miei gesti e sulle parole
sulle gioie e sulle certezze
incombe sulle notti
sui sogni interrotti
la spada di Damocle
è compagna crudele
sì crudele e severa
accompagna i miei gesti
dal risveglio al mattino
al prepararmi il pranzo
ombra dei miei pensieri
dalle notti in ospedale
ai rimorsi vissuti ieri
d’aver perduto vecchi amici
l’essermi allontanato dal mio passato
ombra che offusca ogni gioia.

RIMARRAI UN SOGNO


Navigando sul web
per uccidere la noia
guardo filmati di amici
o di star della televisione
il caldo stronca le parole
ascolto un po’ di musica
essa fa bene all’anima
è proprio quel che ci vuole
metto i Cranberries è va bene
gli irlandesi sono popolo fine
ha dato i natali a tante stelle
ha sfornato canzoni intonate e belle
nella loro verde isola ribelle
c’è un velo di magia e prodigio
Irlanda terra affascinante resistente
figlia della dea èriu dei Gaeli regina
Irlanda non ti ho mai visitata
rimarrai per me un sogno…


CIO’ DI MEGLIO HO DA OFFRIRE


Sarà il viver con una spada di Damocle
che mi fa prendere una certa frenesia
che la spada è la stessa testa mia
fragile e compromessa sopravvive
con una protesi sensazionale
un tubicino di plastica speciale
ne scrissi anche una poesia
intitolata “Io e il mio tubo” tempo fa
sono invalido ma non si vede nulla
sembro ai più normale: è un abbaglio
perdono loro questo innocente sbaglio
che la testa mia malandata e ferita
è ciò che ho di meglio da offrire!